Ci sono crimini peggiori che bruciare libri. Uno di questi è non leggerli. Joseph Brodsky

mercoledì 18 giugno 2014

Gabriele D'Annunzio - Il Fuoco

"...Perciò, ogni volta che la buona sorte mi concede di stare vicino a voi, mi sembrate necessaria alla mia vita; e nondimeno, nelle troppo lunghe separazioni, io posso vivere e voi potete vivere, ambedue sapendo quali splendori potrebbero nascere dalla congiunzione perfetta delle nostre due vite. Cosicché, mentre so quel che voi mi date e più quel che potreste darmi, io vi considero come perduta per me..."
Tra le cose che o si amano o si odiano, come le ostriche, c'è D'Annunzio, personaggio e scrittore. Per gli scettici, come ero io stessa, consiglio la lettura di "Il Fuoco" romanzo emblematico dello stile del Vate pubblicato nel 1900. La fascinazione esercitata da questo libro è dovuta probabilmente in larga parte alla sua componente di verità; si realizza qui infatti la fusione tra l'immagine e la biografia. Il protagonista, Stelio Effrena, coincide con D'Annunzio stesso, è il superuomo giovane e brillante che vive in comunione con la natura dalla quale riceve ogni bene irrinunciabile. La donna amata, la Foscarina, è la trasposizione di Eleonora Duse, l'attrice cardine del teatro moderno con la quale lo scrittore ebbe un'intensa relazione amorosa per circa dieci anni e con la quale instaurò anche una feconda collaborazione artistica.
Il Fuoco traendo vitalità dalle vicende reali dei personaggi rappresenta proprio l'unione dell'esperienza amorosa con la vita artistica, la passione mai finalizzata a sé stessa, terreno fertile per le radici della bellezza.
Il romanzo, diviso in due parti "L'Epifania del Fuoco" e "L'Impero del silenzio", è ambientato nella magnificenza malinconica di Venezia, la vicenda narra dell'amicizia tra i due protagonisti che, venendo meno ad una promessa, cedono alla passione divenendo amanti. Si dipana così per la Foscarina  la felicità, sostituita ben presto dalla gelosia per la giovane Donatella Arvale e dalla consapevolezza di non poter incatenare il suo amato perché gli è necessario vivere ogni emozione in funzione della sua arte. La Foscarina, chiamata dal suo amante "Perdita" rappresenta una donna moderna, più grande di Stelio, che cede con voluttà ai suoi desideri, che supplisce allo sfiorire della propria bellezza con il fascino della sua sensibilità artistica; ella seduce per la sua anima che racchiude l'essenza di tutte le vite portate sulla scena.
Lo stile del romanzo è sorprendentemente accattivante: accanto ai latinismi, al linguaggio aulico e alle ripetizioni si scopre una fluida presentazione di scene dal forte impatto che rimangono indelebili dall'apertura alla doppia conclusione.
Romanzo carico di simbolismi, ci dimostra quanto D'Annunzio conoscesse e amasse le donne, riuscendo a dare a Perdita una voce vera, e quanto fosse capace di scrivere grandi capolavori.

Romina Elpenice D'Aloisio


Titolo: Il Fuoco
Autore: Gabriele D'Annunzio
Editore: Mondadori
Pagine: 588
Prezzo: 10,50


1 commento:

  1. Vi rubo qlc passaggio per la mia tesina per gli esami di maturità

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