Ci sono crimini peggiori che bruciare libri. Uno di questi è non leggerli. Joseph Brodsky

domenica 22 giugno 2014

OH, BOY! Marie-Aude Murail

"Al numero 12 di Rue Mercoeur a Parigi da due anni abitava la famiglia Morlevant. tre bambini e due adulti, il primo anno. Tre bambini e un adulto, il secondo anno. E, quel mattino; solo tre bambini: Siméon, Morgane e Venise, quattordici, otto e cinque anni."


I Morlevant sono tre: un maschio e due femmine. Orfani da poche ore. Hanno giurato di non separarsi mai.
   Siméon Morlevant, 14 anni. Smilzo, occhi marroni. Segni particolari: superdotato intellettualmente, sta preparando la maturità.
   Morgane Morlevant; 8 anni. Occhi marroni, orecchie a sventola. Prima della classe e molto attaccata al fratello. Segni particolari: gli adulti si dimenticano sempre di lei.
   Venise Morlevant, 5 anni. Occhi blu, capelli biondi. La bambina che tutti sognano. Segni particolari: fa vivere delle torbide storie d'amore alle sue Barbie.

   I tre Morlevant non hanno nessuna intenzione di affidare il loro futuro alla prima assistente sociale che passa. Il loro obiettivo è lasciare l'orfanotrofio dove sono stati parcheggiati e trovare una famiglia.
Al momento solo due persone potrebbero accettare di adottarli. Per delle ottime ragioni. Per delle tremende ragioni. Una delle due non brilla per simpatia, l' altro è un irresponsabile e...
Ah, in più si detestano.


Sempre più immerso nella scoperta di scrittori francesi mi sono imbattuto in Marie-Aude Murail per caso. E' una scrittrice in grado di dare vita alle parole, di annientare i temi più difficili e di far ridere e commuovere in una sola riga.
In questo romanzo, come in tutti gli altri (Baby-sitter blues, Mio fratello Simple, Nodi al pettine, Picnic al cimitero e altre stranezze, ...), riesce a creare personaggi e situazioni (sur)reali.
Ci si trova davanti ad una lettura potente e scorrevole, sarcastica e sentimentale, dolorosa e travolgente.
Un libro da leggere...sempre (ma soprattutto quando si è giù e non troviamo il modo per tornare a galla).

                               Alessandro Del Vecchio




Tiolo: OH,BOY!
Autore: Marie-Aude Murail
Editore: Giunti
Pagine: 187
Prezzo: 8.90€

mercoledì 18 giugno 2014

Gabriele D'Annunzio - Il Fuoco

"...Perciò, ogni volta che la buona sorte mi concede di stare vicino a voi, mi sembrate necessaria alla mia vita; e nondimeno, nelle troppo lunghe separazioni, io posso vivere e voi potete vivere, ambedue sapendo quali splendori potrebbero nascere dalla congiunzione perfetta delle nostre due vite. Cosicché, mentre so quel che voi mi date e più quel che potreste darmi, io vi considero come perduta per me..."
Tra le cose che o si amano o si odiano, come le ostriche, c'è D'Annunzio, personaggio e scrittore. Per gli scettici, come ero io stessa, consiglio la lettura di "Il Fuoco" romanzo emblematico dello stile del Vate pubblicato nel 1900. La fascinazione esercitata da questo libro è dovuta probabilmente in larga parte alla sua componente di verità; si realizza qui infatti la fusione tra l'immagine e la biografia. Il protagonista, Stelio Effrena, coincide con D'Annunzio stesso, è il superuomo giovane e brillante che vive in comunione con la natura dalla quale riceve ogni bene irrinunciabile. La donna amata, la Foscarina, è la trasposizione di Eleonora Duse, l'attrice cardine del teatro moderno con la quale lo scrittore ebbe un'intensa relazione amorosa per circa dieci anni e con la quale instaurò anche una feconda collaborazione artistica.
Il Fuoco traendo vitalità dalle vicende reali dei personaggi rappresenta proprio l'unione dell'esperienza amorosa con la vita artistica, la passione mai finalizzata a sé stessa, terreno fertile per le radici della bellezza.
Il romanzo, diviso in due parti "L'Epifania del Fuoco" e "L'Impero del silenzio", è ambientato nella magnificenza malinconica di Venezia, la vicenda narra dell'amicizia tra i due protagonisti che, venendo meno ad una promessa, cedono alla passione divenendo amanti. Si dipana così per la Foscarina  la felicità, sostituita ben presto dalla gelosia per la giovane Donatella Arvale e dalla consapevolezza di non poter incatenare il suo amato perché gli è necessario vivere ogni emozione in funzione della sua arte. La Foscarina, chiamata dal suo amante "Perdita" rappresenta una donna moderna, più grande di Stelio, che cede con voluttà ai suoi desideri, che supplisce allo sfiorire della propria bellezza con il fascino della sua sensibilità artistica; ella seduce per la sua anima che racchiude l'essenza di tutte le vite portate sulla scena.
Lo stile del romanzo è sorprendentemente accattivante: accanto ai latinismi, al linguaggio aulico e alle ripetizioni si scopre una fluida presentazione di scene dal forte impatto che rimangono indelebili dall'apertura alla doppia conclusione.
Romanzo carico di simbolismi, ci dimostra quanto D'Annunzio conoscesse e amasse le donne, riuscendo a dare a Perdita una voce vera, e quanto fosse capace di scrivere grandi capolavori.

Romina Elpenice D'Aloisio


Titolo: Il Fuoco
Autore: Gabriele D'Annunzio
Editore: Mondadori
Pagine: 588
Prezzo: 10,50