Ci sono crimini peggiori che bruciare libri. Uno di questi è non leggerli. Joseph Brodsky

mercoledì 5 novembre 2014

Come sasso nella corrente- Mauro Corona

"Avevano quasi fatto l'abitudine ai fiori rossi che sbocciavano dal collo delle bestie sgozzate. Ma al sangue della madre no, a quello non avevano fatto l'abitudine. Quando lo videro la prima volta si spaventarono. Piansero un qualcosa di simile al terrore. Eppure il fiotto che le usciva dalla testa aveva colore rosso come quello delle bestie sgozzate, sventrate, decapitate a colpi d' ascia. Tre volte era finita in coma prima di saltare sul camioncino rosso. Loro, sulla scala di legno, stretti come un pugno chiuso assistevano piangendo."
In concomitanza con l'uscita dell'ultimo libro di Corona dal titolo "Una lacrima color turchese", cogliamo l'occasione per spendere alcune righe sul magnifico talento di questo artista affascinante.
Per farlo parleremo del racconto autobiografico pubblicato nel 2011 "Come sasso nella corrente", non è affatto facile in realtà scegliere una sola opera tra la toccante produzione dello scrittore friulano ma questo rappresenta il testo da leggere assolutamente per comprendere almeno qualche spiraglio della personalità e della ricca interiorità di Corona. Si tratta infatti di un racconto scritto con l'intento di far conoscere al pubblico una parte della propria storia, quella più dolorosa, per essere forse giudicato con maggior indulgenza di fronte alle proprie stranezze ed intemperanze e per non morire frainteso agli occhi dei propri cari.
I personaggi del libro sono senza nome, ma sappiamo che l'autore ci racconta di sé stesso per liberarsi dai fantasmi del dolore e ci conquista con la sua semplicità, perché la verità è schietta, dolorosa ma catartica.
Il racconto ci colpisce già dalla dedica. "Agli infelici, quindi a tutta l'umanità"; ed è davvero di vicende infelici che Mauro ci parla: l'infanzia negata, la povertà, la violenza, l'abbandono della madre, la morte del fratello, in un susseguirsi di scene che è impossibile non tornare a rileggere. La dolorosa vita del protagonista, dall'infanzia fino alla morte, viene narrata attraverso la memoria della sua donna che rievoca i tempi felici, e i più frequenti infelici, testimoniata dalle sculture realizzate dall'uomo. La parte più fantasiosa del racconto, che meno ha tratto ispirazione dalla vita reale, è proprio la storia d'amore tra il protagonista e la "donna che vive nella penombra", un legame non convenzionale in cui è la libertà il valore principale e in cui il silenzio e la distanza divengono mezzi per parlarsi e toccarsi senza ferirsi, fino a scegliere di abbandonarsi alla follia per dimenticare gli orrori del passato e continuarsi ad amare con i pensieri, attraverso misteriose figure animali che appariranno per placare la solitudine degli ultimi giorni. Il racconto si conclude con un ideale, toccante, allontanamento dalla vita.
Importante, come sempre per Corona, la natura: cornice partecipe delle vicende, dolce o crudele, datrice di ritmi e leggi da non dimenticare; accanto ad essa storie di scalate, bevute, sculture, storie umane con i loro sentimenti, dai più bassi ai più nobili, intesi come scelte, armi di sopravvivenza, o semplicemente il prodotto del nostro vissuto poiché la vita ci modella come sassi nella corrente.
                                                   
                       Romina Elpenice D'Aloisio

                                                             
                            Titolo: Come sasso nella corrente
                            Autore: Mauro Corona
                            Editore: Mondadori
                            Pagine: 199
                            Prezzo: 9,00